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Lo studio di Harvard sull’importanza della qualità della relazione

Un “ambiente relazionale” è cruciale per lo sviluppo dell’architettura del cervello del bambino su cui poggiano le basi per le capacità successive quali il rendimento accademico, la salute mentale e le abilità sociali. Ciononostante, sono in molti a non considerare la qualità della relazione genitore-bambino per il benessere infantile. L’articolospiega come queste relazioni modellino lo sviluppo  e identifica le modalità per rafforzare quelle strategie che hanno un impatto positivo sulla prima infanzia.

 

Edizione per DIRimè Italia a cura della dott.ssa Giulia Campatelli, Psicologa Psicoterapeuta, ICDL DIR204 DIR Expert Provider & Training Leader

National Scientific Council on the Developing Child (2004). Young Children Develop in an Environment of Relationships: Working Paper No. 1. Retrieved from www.developingchild.harvard.edu.

Leggi lo studio originale qui.

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Giugno 2019

L’importanza dell’interazione reciproca bambino-genitore

L’interazione reciproca, “a due vie”, tra neonato e genitore – in cui il bambino spontaneamente richiede l’interazione attraverso la vocalizzazione, il movimento delle manine e le espressioni facciali e a cui il genitore risponde con lo stesso tipo di vocalizzazioni e gesti – costruisce e rafforza l’architettura del cervello e crea una relazione in cui il bambino fa nuove esperienze e acquisisce nuove abilità.

L’importanza delle emozioni e della modulazione affettiva

Il calore e il supporto che l’adulto offre al bambino permettono lo sviluppo di importanti capacità nei bambini, incluse le competenze sociali più elaborate, la riduzione dei comportamenti problema e il potenziamento delle capacità di pensiero e ragionamento in età scolastica.

Le differenze individuali negli stili di interazione con i pari

I bambini hanno stili di interazione con i pari diversi tra loro: alcuni sono gregari, altri sono troppo timidi per potersi coinvolgere (nonostante lo vogliano invece), alcuni hanno bisogno di tempo di “riscaldamento” e altri ancora non sono interessati alla socialità. Tutte queste variazioni rientrano nella variabilità tipica ed è essenziale distinguere tra le cause potenziali, sia biologiche che ambientali, per cui un bambino può mostrare limitazioni e difficoltà nell’interazione con gli altri.

L’inserimento a scuola alla luce dello sviluppo socio-emozionale

Quando si pensa all’ambiente relazionale di un marino, l’idea di “esser in età” per la scuola non riguarda più soltanto l’accesso alla letto-scrittura e alla matematica. Dve necessariamente includere la valutazione della capacità di creare e mantenere relazioni positive con gli insegnanti, i pari e il profilo di sviluppo socio-emozionale del bambino alla luce delle capacità di cooperazione con l’altro.

L’importanza di seguire gli interessi spontanei e la motivazione interna del bambino

I progetti educativi precoci quindi devono indirizzarsi a coinvolgere i bambini in interazioni reciproche di apprendimento con insegnanti e pari basate sugli interessi spontanei del bambino e sulla sua motivazione interna spontanea, piuttosto che su un lavoro pre-accademico  basato su programmi dettati dall’adulto.

In conclusione, detto in parole semplici, i bambini imparano al meglio con modalità interattive e realazionali piuttosto che con modelli educativi focalizzati su istruzioni da seguire.