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Carriera Alias a scuola

Cos’è, come si attiva e perchè crea accoglienza a rispetto

La carriera Alias – o identità Alias – è un protocollo che prevede la possibilità di registrarsi in un ente, un’azienda o una scuola con il nome che corrisponde alla propria identità di genere anche se questo è diverso da quello anagrafico. La modifica ha effetto solo nella burocrazia interna legata all’ente di riferimento e non ha valore legale al di fuori della scuola. Serve soprattutto a tutelare l’ambiente formativo per chi ne fa richiesta contrastando bullismo, discriminazioni ed emarginazione.  L’articolo approfondisce la situazione in Italia della carriera Alias come espressione del diritto allo studio di tutt*.

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Giugno 2024

Edizione per DIRimè a cura di Giulia Campatelli, Psicologa Psicoterapeuta, ICDL DIR204 DIR Expert Provider & Training Leader

La carriera Alias: che cos’è

La carriera Alias – o identità Alias – è un protocollo che prevede la possibilità di registrarsi in un ente, un’azienda o una scuola con il nome che corrisponde alla propria identità di genere anche se questo è diverso da quello anagrafico. La carriera Alias ha lo scopo di garantire il riconoscimento dell’identità di genere, di promuovere il benessere della persona interessata nell’ambiente di studio e di rafforzare la sua appartenenza alla comunità scolastica o universitaria. La modifica ha effetto solo nella burocrazia interna legata all’ente di riferimento e non ha valore legale al di fuori della scuola. Serve soprattutto a tutelare l’ambiente formativo per chi ne fa richiesta contrastando bullismo, discriminazioni ed emarginazione.

Identità di genere e salute psicologica delle alunne e degli alunni

Non è facile star bene a scuola, sopratutto per chi vive condizioni di diversità dal resto della classe e la sensazione di non essere “conforme” ad aspettative sociali e a ruoli che non tengono conto delle differenze individuali riguardanti anche l’identità di genere. Ogni anno in Italia, 4 milioni di studenti abbandonano la scuola ed proprio la popolazione transgender a mostrare l’incidenza più alta di abbandono scolatico.

“Ci sono persone che durante il loro percorso scolastico avvertono un’incongruenza di genere quindi percepiscono una propria identità diversa rispetto a quella che corrisponde al sesso assegnato alla nascita” spiega l’avvocato Vincenzo Miri, presidente di Rete Lenford, associazione di avvocatura per i Diritti LGBTQ+ . “Nel momento in cui avvertono questa incongruenza ci possono essere delle ripercussioni negative anche sul proprio rendimento scolastico. Quando il benessere psicologico di una persona viene meno anche il rendimento a scuola può subire un calo. Essere nominato nel contesto scolastico con il nome che quella persona sente proprio è molto importante, anche perché magari ha già cominciato parallelamente un percorso con uno psicologo e/o in una struttura specializzata nelle incongruenze di genere in età pre-adolescenziale o adolescenziale”.

Secondo un’indagine condotta nel 2019, la discriminazione fondata sull’orientamento sessuale, sull’identità o l’espressione di genere è effettivamente in aumento nell’Unione europea: il 43% delle persone lgbtq+ ha dichiarato di sentire di aver subito discriminazioni nel 2019, rispetto al 37 % del 2012.  Per questo, gli e le studenti chiedono questa riforma come forma di tutela del proprio diritto allo studio e del proprio benessere psicologico.

La carriera Alias in Italia: a che punto siamo

In Italia il Ministero dell’Istruzione non ha ancora provveduto a emanare linee guida specifiche per l’attivazione della carriera alias, alle quali le scuole possano fare riferimento per attivare i protocolli. “Rientra quindi tutto nella possibilità di emanare dei regolamenti sulla base dell’autonomia scolastica.” scrive l’avvocato Vincenzo Miri. “Per come stanno al momento le cose rimane una concessione, tutto dipende dalla sensibilità della dirigenza scolastica”  scrive Elisabetta Ferrari, presidente dell’associazione Genderlens, associazione di genitori di bambinә e giovani persone transgender. Senza delle linee guida unitarie, l’attivazione della carriera Alias è ancora a macchia di leopardo con  357 scuole italiane che la applicano nel proprio regolamento secondo i dati di AGEDO al 26 maggio 2024. Nelle Università, gli atenei pubblici che hanno attivato la carriera Alias sono 32: per prima Torino, seguita dalla Federico II di Napoli e da Bologna.

Cosa prevede la carriera Alias a scuola, alcuni esempi

  • Uso del nome richiesto nei quadri dei voti, nel libretto e nel registro elettronico nelle scuole superiori
  • Accorgimenti nell’uso dei servizi igienici per favorire privacy e sicurezza della persona
  • Badge nuovi e nuovi indirizzi mail interni nelle università
  • Uso del nome scelto per presentarsi agli esami di profitto e agli esami di Laurea in università (nella documentazione della carriera gli esami verranno però registrati con il nome anagrafico. Il nome scelto non può, non essendo un documento legale, essere utilizzato per esempio nell’attestato di Laurea o per accedere ad altri servizi. Per tutti gli atti con rilevanza verso l’esterno verrà utilizzata esclusivamente l’identità anagrafica e non quella di elezione: es. autocertificazioni e certificazioni, diplomi, rapporti con altri atenei (es. atenei partner) o altri enti (es. ufficio provinciale che eroga le borse di studio).