L’American Medical Association propone una mozione per ritirare il supporto all’ABA. Alla riunione annuale della House of Delegates dell’American Medical Association il mese scorso, è stata presentata una mozione (Risoluzione 706) intitolata “Revisione di H-185.921, Rimozione del supporto AMA per l’analisi comportamentale applicata”.
La mozione precedente in vigore finora si focalizzava sulla copertura assicurativa sanitaria con fondi pubblici affermando: “L’American Medical Association supporta la copertura e il rimborso per gli interventi evidence-based nel disturbo dello spettro autistico, inclusa ma non limitata a, la terapia ABA di analisi comportamentale applicata”. Grazie a questa nuova risoluzione presentata il mese scorso, la nuova politica intende ritirare il supporto economico per ABA e apre la porta per la divulgazione di tutti i servizi evidence-based con attenzione particolare alla prospettiva neurodiversity-affirming a favore del benessere delle persone neurodivergenti e del rispetto per la neurodiversità umana. Inoltre, nella mozione proposta, l’attenzione è anche al linguaggio utilizzato prendendo le distanze dal termine “trattamento” a favore del termine meno medicalizzato “servizi“. Questo cambiamento di vocabolario è indice di una maggiore sensibilità verso l’autismo e verso i bisogni di salute specifici della persona autistica: una persona autistica potrebbe aver bisogno di servizi di supporto e non, necessariamenter, di terapia 2 “trattamento” correttivo secondo quell avisione pato9logizzata dell’autismo che vede le persone neurodivergenti come necessariamente alterate e bosognose di interventi riparativi, al netto delle loro specifiche difficoltà individuali.
L’American Medical Association si mostra anche attenta all’espasione ed evoluzione del linguaggio, e quindi del modo in cui pensa autismo e neurodivergenza, spostando il discorso dal solo “disturbo dello spettro autistico” a favore di una riflessione ampia e golobale sul supporto agli “individui neurodivergenti”.
Scrive Jeff Guenzel, CEO di ICDL Institute e promotore di una diversa sensibilizzazione sull’autismo e il supporto evoolutivo-relazionale: “Questi sono tutti aggiornamenti necessari. Probabilmente la mozione giacerà poi tra le innumerevoli politiche dell’American Medical Association ma è importante per tutti noi che abbiamo lavorato per aumentare la consapevolezza sui limiti e i problemi con ABA e per quelli di noi che hanno sostenuto il DIRFloortime®. Il razionale fornito nella mozione è incredibilmente ben realizzato e include molti punti fondamentali che abbiamo incluso nel nostro lavoro di advocacy. Include anche il riconoscimento della ricerca che supporta il DIRFloortime come approccio basato sull’evidenza (che ovviamente già sapevamo ma è bello vedere che ora il dato viene citato correttamente più spesso).”
Qui il testo orginale della mozione.